“Dove osano le aquile” – in volo con il 4° Rgt. Altair

Bolzano la loro base, le alte cime delle dolomiti la loro casa.
A dicembre siamo stati al 4° Rgt. “Altair” dell’Aviazione dell’Esercito per partecipare ad una missione di addestramento in montagna con gli UH-205 del 54° Gruppo Squadroni “Cefeo”.

Era il 20 Gennaio 1976 quando vennero raccolte sotto un unico comando tutte le unità di volo alle dipendenze del IV Corpo d’Armata Alpino, dando la nascita al 4° Reggimento “AVES” Altair, da sempre reggimento “di montagna”, riferimento Nazionale per quanto riguarda il volo in quota.
Gli equipaggi di volo dell’ ”ALTAIR”  sono infatti addestrati a pianificare e condurre missioni di volo in condizioni che spesso portano gli elicotteri ad essere impiegati al limite delle loro capacità tecniche, in un ambiente complesso e non permissivo.

Avendo già parlato del volo con lo Huey in due articoli, la scelta è stata di concentrare questo articolo sulla storia del 4° Altair, con approfondimenti anno per anno e numerose foto storiche, molte delle quali gentilmente fornite da ex piloti e tecnici del Reggimento.

La Storia del 4° Altair

1976

Il 20 gennaio viene costituito sull’aeroporto “Giovanni Sabelli” di Bolzano il 4° raggruppamento Aviazione Leggera dell’Esercito (rgpt. ALE), comandato dal Col. Ruggero De Zuani, formato dal 1° gruppo squadroni di aerei leggeri (AL) da uno squadrone elicotteri da ricognizione (ERI) e dal 3 ° gr. sqd. con quattro squadroni elicotteri multiruolo (EM).
Il raggruppamento assorbe il IV RAL del IV Corpo d’Armata Alpino, il RAL della Brigata Alpina “Orobica” e il Nucleo Servizi Aeroportuali di Bolzano e il IV REUG.

Il 1° febbraio viene costituito il 2° gr. sqd. con due squadroni ERI, che assorbe il VII RAL del Comando Truppe Carnia e Cadore di Campoformido (UD) e i RAL delle Brigate alpine “Julia”, “Tridentina”, “Taurinense” e “Cadore”. Il gruppo è basato sull’aeroporto “Arturo dell’Oro” di Belluno con distaccamenti a Campoformido e Venaria Reale.

Piper L21 EI-238 – Alpe di Sennes 1974 Cap. Silvio Torre del RAL della Brigata Tridentina (poi assorbito nel 2° gr. sqd. del 4° Altair) – autore sconosciuto

Il 10 marzo il 4° raggruppamento viene denominato “Altair”, la stella più luminosa della costellazione dell’Aquila, e i gruppi squadroni nella stessa data prendono il nome di 24° gr. sqd. “Orione” (ex 1° gr. sqd.), 44° gr. sqd. “Fenice” (ex 2° gr. sqd.) e il 54° gr. sqd. “Cefeo” (ex 3 ° gr. sqd.).

Il 21 marzo viene concessa al raggruppamento la Bandiera di Guerra.

Il 1 ° giugno il RAL della Scuola Militare Alpina di Pollein viene riorganizzato nel 545° sqd. EM ed assegnato al 54° gr. sqd. “Cefeo”.
Tutti i reparti di volo alpini sono ora sotto il comando del 4° raggruppamento ALE “Altair”. Il 1° luglio viene costituito a Belluno il 241° sqd. AL, distaccamento del 24° gr. sqd. “Orione”.

Gli aeromobili in servizio al 4° “Altair” sono: gli AB 47G, gli AB 206 A-1, gli AB 204 B, gli AB 205, i PIPER L-21 B e i S.M. 1019 E.

1978 

Il 23 maggio, con Decreto del Presidente della Repubblica viene concesso al raggruppamento lo stemma araldico, che raffigura la costellazione dell’Aquila con evidenziata la stella Altair nella parte  superiore e sei monti nella parte inferiore. In questa occasione viene adottato il motto “nec aspera nec aruda coela timeo” (non temo né cieli difficili, né ostili).
Nello stesso anno gli AB 204 cessano il loro servizio presso il 4° rgpt. ALE “Altair”.

AB205 EI 250 Bolzano 15 novembre 1979 Foto: Augusto Laghi

1979 

Gli equipaggi del 4° rgpt. ALE “Altair” prendono parte alla missione UNIFIL in Libano, all’interno dello squadrone elicotteri di ITALAIR, costituito il 25 giugno a Viterbo alle dipendenze del 1° rgpt. ALE “Antares”.

1980 

L’ultimo PIPER L-21 cessa il servizio presso il raggruppamento, seguito, dopo pochi mesi, dagli AB 47 G.

Trasporto materiale edile in montagna a Paularo (UD) con AB-205 del 4° Altair – Foto C. Giannini fine 1980

1985 

Il 1° settembre viene costituito presso l’aeroporto “Mario Santi” di Venaria Reale, il 34° gr. sqd. ALE “Toro”, formato dal 442° sqd. ERI del 44° gr.sqd. “Fenice” e dal 545° sqd. EM del 54° gr. sqd. “Cefeo”.

EI 321 a Belluno il 21 Febbraio 1985 – 54 Gr.Em Cefeo – Foto di Sergio Lion

1989

Gli equipaggi del 4° rgpt. ALE “Altair” prendono parte alla missione UNTAG in Namibia, all’interno dello squadrone elicotteri di ITALHELY, costituito il 30 marzo a Viterbo alle dipendenze del 1° rgpt. ALE “Antares”.

1991

Il 3 maggio prende il via la missione 1TALFOR “Airone” in Kurdistan, e anche in questa occasione gli equipaggi del 4° rgpt. ALE “Altair” prendono parte alla missione all’intemo dello squadrone elicotteri di ITALHELY.

Il 1 settembre il 545° sqd. EM viene trasferito a Venaria reale, lasciando definitivamente l’aeroporto di Pollein (AO).

Corso di sopravvivenza per equipaggi del 4° Altair anni 90 – foto Paolo Mattiolo

Il 6 ottobre il raggruppamento, in seguito ad un ulteriore rimodulazione della struttura dell’Esercito, assume il nome di 4° reggimento ALE “Altair”.

1992

Il 4° reggimento ALE “Altair” prende parte all’operazione “Vespri Siciliani”, avviata il 25 luglio in Sicilia.

Il 31 dicembre prende il via una nuova operazione in Somalia, ancora una volta sotto l’egida dell’ONU, denominata “Restare Hope” che vede rischierato il contingente italiano lTALFOR “Ibis”, con un gruppo squadroni elicotteri a guida 1° reggimento ALE “Antares”, in cui confluiscono anche equipaggi del 4° reggimento ALE “Altair.

CH-47 e AB-205 a Mogadiscio, Somalia

1993

 Il 1 marzo ha inizio ufficialmente un’altra missione in Africa, la missione “Albatros” in Mozambico, nell’ambito dell’operazione ONUMOZ autorizzata con risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
In questa occasione il 4° reggimento ALE “Altair” costituisce un task group elicotteri con al suo interno tre S.M. 1019 E e cinque AB 205, oltre a tre CH 47 del 1° rgt. “Antares.

3000 ore di volo in Mozambico – in foto AB-205 e SM-1019

Il 12 giugno l’Aviazione Leggera dell’Esercito assume la denominazione di Aviazione dell’Esercito.
Il 31 dicembre viene soppresso il 24° gr. sqd “Orione”.

1996

Il 4 luglio il 44° gr.sqd. “Fenice” passa alle dipendenze del 7° rgt. elicotteri d’attacco “Vega” e il 441° sqd. viene soppresso.

Ha inizio il lungo e articolato impegno nei Balcani.
A seguito di Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, viene costituita in Bosnia l’Implementation Force (IFOR) una forza di attuazione per salvaguardare gli accordi di pace tra Serbia e Bosnia. A Rajlovac, nei pressi di Sarajevo, si rischierano gli AB 205 del 4° rgt. AVES “Altair”. I due gruppi di volo del 4° reggimento AVES “Altair” si alternano in maniera regolare con cadenza semestrale.

A dicembre, la missione passa sotto l’egida della NATO e viene costituita la Stabilization Force (SFOR)

AB-205 Stabilization Force (SFOR) presso Aeroporto Mostar – foto Paolo Mattiolo

1998 

 Il 30 settembre il 54° gr. sqd. “Cefeo” perde gli squadroni 542° e 543°.

1999

Con Decreto Ministeriale del 1° giugno 1999, la componente aerea dell’Esercito diventa una Specialità dell’Arma di Cavalleria e, il 1° gennaio 2000, l’Aviazione dell’Esercito assume la denominazione di Cavalleria dell’Aria.
La Bandiera di Guerra viene dunque sostituita dallo Stendardo da Combattimento il 3 ottobre.

Dobbiaco, Settembre 1997 – un AB205 del 4° Altair con la colorazione ibrida, coccarda ad alta visibilità e numeri di carrozzella neri (Foto Agnoli)

2001  

In febbraio iniziano le consegne di quindici AB 205 modificati nella versione”International”, con diverse migliorie nei sistemi di comunicazione e autoprotezione.

2003

 Il 3 novembre la Cavalleria dell’Aria torna alla precedente denominazione di Aviazione dell’Esercito, che diventa Specialità di Forza Armata

AB-205 allestito per missione di pace, volo notturno a Dobbiaco – Foto Paolo Mattiolo

2004 

La missione in Bosnia assume la denominazione “Althea”, passando a novembre sotto l’egida dell’Unione Europea, mantenendo le stesse finalità.

2006 

A febbraio gli ultimi 206 lasciano il 4° reggimento AVES “Altair”. I due gruppi di volo rimangono equipaggiati solamente con l’AB 205, che ha assunto la denominazione di Elicottero di Supporto al Combattimento (ESC-3).

2007

 Il 16 ottobre termina ufficialmente l’attività a Rajlovac e il distaccamento permanente del 4° reggimento AVES “Altair” rientra in patria dopo aver totalizzato circa 8700 ore di volo, durante le quali sono state condotte anche 63 missioni si soccorso a favore del personale militare del contingente.

“Fort Rajlovac” – Gate Gardian alla Base del 4° Altair a Sarajevo Rajlovac (anno 2000 circa) – foto Paolo Mattiolo

2008 

 A febbraio, gli AB 205 della Task Force ITALAIR vengono sostituiti dai più moderni AB 212 e 412. Tra il 26 e il 29 febbraio gli ultimi 205 fanno rientro, in volo, dal Libano a Venaria Reale.

AB-205 ITALAIR in Libano

A dicembre dello stesso anno il 4° reggimento AVES “Altair” si rischiera in Kosovo a Djakovica, vicino Pristina, inquadrato nell’ Army Aviation Battalion “Ercole” nell’ambito della missione NATO Joint Enterprise.

2009 

Verso fine anno, dieci UH-205 vengono convertiti alla versione MEP (Mission Equipment Package) con l’installazione del Sistema Integrato di autoprotezione, piastre di protezione balistica, sistemi di comunicazione migliorati e dispositivi per ridurre la segnatura IR.

UH-205 MEP del 4° Altair in volo su Bolzano nel 2010. Si possono apprezzare i lanciatori di flares posti sul trave di coda e il soppressore di calore sul terminale di scarico del motore – Foto Riccardo Braccini

2010 

A giugno, i primi tre elicotteri vengono inviati ad Herat, in Afghanistan, per prendere parte all’operazione ISAF (International Assistance Force) a guida NATO, inquadrati nella taskforce “Fenice”, operante nel Regional Command West. Gli AB 205 MEP sono stati impiegati in Afghanistan fino ad aprile 2012.

2012 

Nella notte del 9 settembre viene svolto il primo soccorso reale impiegando i visori notturni NVG, nel recupero di un pilota di aliante precipitato a Col Pelos, a 2.200 m di quota.

2019 

Il reggimento riceve la sua più alta onorificenza, la Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito, concessa dal Ministro della Difesa con decreto del 21 marzo 2019, per le numerose operazioni di ricerca e soccorso svolte dal reggimento tra il 2015 e il 2018.

Huey_Bolzano

Il 4° Reggimento Altair oggi

Il 4°Reggimento “ALTAIR” dell’Aviazione dell’Esercito si basa attualmente su due Gruppi Squadroni: il 54° Gruppo Squadroni “CEFEO” sull’aeroporto di Bolzano e il 34° Gruppo Squadroni “TORO” sull’aeroporto di Venaria Reale (Torino), entrambi equipaggiati con gli elicotteri UH-205 


Il 4° Reggimento “Altair” custodisce lo stendardo più decorato dell’Aviazione dell’Esercito, con 5 Medaglie d’argento al valor civile e 1 Croce d’argento al merito dell’Esercito per le seguenti attività:

  • Disastro Vajont nel maggio 1964
  • Alluvioni nel Trentino AIto Adige e provincia di Belluno nel novembre 1966
  • Missioni di soccorso alpino in Val d’Aosta nel 1971 -1974
  • Sisma nel Friuli nel maggio 1976
  • Missioni di soccorso in montagna nel 1976-1979
  • Operazione di pace in Mozambico nel 1995.

Gli assetti dell’ “ALTAIR” sono equipaggiati ed orientati per l’impiego a supporto della manovra tattico logistica delle Truppe Alpine, data la capacità d’impiego degli elicotteri in alta montagna, e più in generale nella conduzione di operazioni in ambienti poco permissivi e con condizioni ambientali marginali.

Il Reggimento rappresenta il riferimento Nazionale per quanto riguarda l’addestramento al volo in montagna, ambiente poco permissivo che richiede un particolare profilo degli equipaggi di volo dell’ “ALTAIR” che vengono formati per pianificare gestire e condurre missioni di volo in alta quota, con condizioni anche marginali e che richiedono un impiego delle macchine vicino al loro limite tecnico, oltre a grande perizia e coraggio degli equipaggi.

Dopo parentesi storiche con AB 47G, gli AB 206 A-1, AB 204 B, AB 205, PIPER L-21 B e S.M. 1019 E i reparti dell’ “ALTAIR” sono tutt’ora equipaggiati con l’elicottero multiruolo AB-205, storico assetto che ha dato modo di dimostrare la sua affidabilità con le forze armate di mezzo mondo, dai deserti alla giungla, dalle alte cime delle Dolomiti al mare aperto.

Tutt’ora l’UH-205 è in grado di garantire molteplici tipologie di missioni, spaziando dal supporto tattico, logistico e di fuoco, alla ricognizione avanzata, fino a garantire celeri missioni di sgombero sanitario d’urgenza CASEVAC o MEDEVAC. 

Queste specificità assumono particolare valenza, se sviluppate in alta montagna dove diventano “moltiplicatore di capacità”, consentendo la concentrazione, in tempi ristretti e luoghi difficilmente raggiungibili, delle capacità di combattimento, fuoco ed esplorazione.

Queste caratteristiche di volo possono essere largamente sfruttate anche nelle attività a favore della collettività come l’intervento in occasione di calamità naturali e le attività di ricerca e soccorso di traumatizzati in montagna. 

La grande capacità di trasporto al gancio baricentrico, la possibilità di essere dotato di benna antincendio e di verricello di soccorso per recuperi in zone impervie, o di essere allestito in configurazione sanitaria, rendono l’AB 205 un mezzo versatile e impiegabile in ogni situazione.

Non è un caso che la maggior parte delle decorazioni di cui si fregia lo Stendardo del Reggimento siano legate ad interventi durante pubbliche calamità o ad attività di soccorso in ambiente montano proprio con l’UH-205

Grazie alla capacità degli equipaggi di operare con sistemi di visione notturna, il reparto ha inoltre esteso le possibilità di conduzione delle operazioni di ricerca e recupero a tutto l’arco delle ventiquattro ore, capacità che mantiene con una costante attività addestrativa.
Proprio il 4° Altair, nella notte del 9 settembre 2012, ha svolto il primo soccorso reale impiegando i visori notturni NVG, recuperando un pilota di aliante precipitato a Col Pelos, a 2.200 m di quota.

In volo con il 54° Gruppo Squadroni “Cefeo”

L’occasione di tornare a bordo del leggendario Huey, terminato l’iter autorizzativo, arriva a inizio dicembre 2023, per la realizzazione di un reportage sul 4° Reggimento Altair dell’Aviazione dell’Esercito.
In questa missione andremo ad Asiago, per un’attività che vedrà impegnati gli assetti del 4° “Altair” (nello specifico del 54° Gruppo Squadroni “Cefeo”) con i tecnici del CNSAS.

Una collaborazione che avviene da anni con l’obbiettivo comune di salvare vite, unendo le specializzazioni dei tecnici del soccorso alpino con l’esperienza di volo in montagna dei piloti dell’Altair, unitamente alle caratteristiche dell’AB-205….(Continua in questo articolo )

Non un elicottero, l’Elicottero. In volo con gli Huey dell’AVES

Conclusioni

Dopo decenni di onorato servizio, in Italia e nel mondo, lo Huey si avvia verso la meritata pensione, lasciando spazio alla tecnologia e ai moderni UH-169.
Ma questa è un’altra storia, e arriverà sicuramente l’occasione di raccontare cosa caratterizza il nuovo gioiello tecnologico assegnato all’Aviazione dell’Esercito.

Si ringrazia l’ufficio Stampa dell’Aviazione dell’Esercito e tutto il personale del 4° Altair per la disponibilità.

Un ringraziamento inoltre agli autori delle numerose foto storiche inserite

Author: Luca Ocretti

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1 thought on ““Dove osano le aquile” – in volo con il 4° Rgt. Altair

  1. Non è stato citato anche l’intervento dell’ EM CEFEO nel terremoto dell’Irpinia. Praticamente tutto il gruppo (elecotteri, rifornitori, antincendio) venne trasferito, se ricordo bene a Positano.