Ormai gli Airshow di una volta sono solo ricordi negli occhi di molti o vecchie fotografie che immortalano mezzi, anzi leggende, che hanno fatto la storia delle forze aeree mondiali.
A differenza di paesi come l’America dove la cultura aeronautica è molto diffusa, qui “da noi” sono poche le occasioni dove le “leggende volanti” prendono il volo per farsi ammirare. In tutta Europa forse un solo Airshow rappresenta, seppur lontanamente, i grandi spettacoli che ci sono stati negli anni passati o che attualmente si svolgono in altri paesi. Questo Air show è l’ Airpower di Zeltweg.
Per giorni, prima dell’ attesissimo evento, le foto pubblicate online aumentano a dismisura la curiosità e la voglia che arrivi sabato 7 settembre. ll programma è ben definito tra la parte statica e il programma di volo, tra aerei moderni, storici e le migliori pattuglie acrobatiche europee.
Oltre a queste un bordo pista ricco di stand e velivoli da ammirare ci attende, nonostante la preoccupazione del meteo incerto.
Salta subito all’occhio, fin dai controlli di sicurezza, il radar e la deriva dell’ Awacs NATO affiancato da un A400 M della Luftwaffe, il quadrimotore da trasporto strategico sviluppato dalla Airbus che entrò in servizio nel 2012.
Dopo aver superato diversi gli elicotteri militari e quelli della polizia Tedesca, oltre ad un C130 del “West Virginia Air guard” della United States Air force preceduto da un P8 Poseidon, il pattugliatore marittimo utilizzato dalla UsNavy e derivato dal Boeing 737, arriviamo alla zona dove sono esposti alcuni dei mezzi che più attraggono grandi e bambini, i jet.
Dopo Tornado, MiG29, F16 e Su22 entriamo nella zona dei velivoli moderni che sono in prima linea nella difesa aerea e in altri ruoli di molti paesi europei.
Eurofighter Typhoon dei “Bavarian Tigers” e F35 appartenente al 13° Gruppo del 32° Stormo di Amendola sono accompagnati da Saab Gripen, M346 e Aw169.
Tempo di ammirare ancora qualche secondo il DC-6 dei Flying Bulls parcheggiato lì vicino e Il suono delle prime turbine riecheggia nell’ aria.
Si alzano in volo in due formazioni due BO105, vari NH90, Alouette e AB212 accompagnati da Blackhawk e dai più vecchi AB47 e Bristol 171 che evoluiscono sia singolarmente che in fila, davanti al pubblico.
Dopo questa formazione che ha aperto il secondo giorno di spettacolo iniziano i decolli e velivoli di ogni tipo, dai più moderni come l’ F-18 a quelli d’epoca come il Fokker Dr1 , si alternano tra un susseguirsi di figure acrobatiche e manovre dove possono esprimere le loro caratteristiche sotto i comandi di esperti piloti.
Oltre alle manovre impressionanti e ad altissime prestazioni di velivoli come F18, Eurofighter e Gripen, ma anche di quelli leggermente più datati come Hawker Hunter e L39, si è potuto assistere ad uno “Scramble” simulato di due Thyphoons con un Falcon900 e ad una simulazione di eli-assalto da parte dell’ esercito austriaco.
Tale simulazione è stata effettuata da un elevato numero di elicotteri da assalto e trasporto.
Un volo tattico a bassa quota ha portato sul luogo delle operazioni AB212 e OH58B Kiowa, che dopo vari passaggi di controllo si sono poi messi in copertura dall’ alto. In seguito, messa in sicurezza la zona, i blackhawk hanno scaricato attraverso la tipica manovra del “fast rope”, una squadra di militari che hanno atteso i loro mezzi, portati da due NH90.
Manovre tattiche particolari, interessanti e che soprattutto non si vedono spesso agli Air show.
Le nazioni partecipanti a questa edizione sono molte, troviamo:
Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Inghilterra e USA.
Sia con pattuglie e velivoli militari sia con mezzi appartenenti a privati o organizzazioni. Di particolare interesse in questo caso, la flotta dei “Flying Bulls” con velivoli difficili da osservare in volo.
La pioggia che ogni tanto arriva, come però qualche varco tra le nuvole, riduce spesso i programmi per poter restare fuori dalle nuvole e cancella alcune esibizioni, come quelle delle “nostre” Frecce Tricolori.
Nonostante ciò tutti i velivoli intervenuti in un programma ben organizzato portano molte emozioni sia ai veterani di tali eventi che ai giovani.
Che dire Airpower, ci vediamo alla prossima edizione