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L’aviosuperficie AVRO a Rivoli di Osoppo ospiterà un importante evento organizzato da Aeronautica Militare e Soccorso Alpino e Speleologico regionale
L’Aeronautica Militare (A.M.) ed il Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia hanno designato l’Aviosuperficie AVRO della Fondazione Lualdi situata a Rivoli di Osoppo (UD) come location per un’importante esercitazione di Ricerca e Soccorso, denominata SATER 1‐23, che si terrà il 9 maggio prossimo.
La SATER (sigla che sta ad indicare Soccorso Aereo Terrestre) è un formato di attività ricorrente che l’A.M. – tramite il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico (FE) ‐ propone più volte l’anno ed in diverse regioni d’Italia al fine di sviluppare sinergie e migliorare costantemente tecniche e procedure per portare a termine qualsiasi missione di Ricerca e Soccorso ricompresa nella missione d’istituto.
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In particolare, il “Rescue Coordination Centre – RCC” del COA pianifica l’attività esercitativa insieme alle compagini regionali del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), in questo caso del Friuli Venezia Giulia, proprio per attagliare meglio e rendere ancora più efficace e verosimile l’addestramento. Inoltre, il 2° Stormo dell’A.M., che ha sede a Rivolto (UD), fornirà un notevole supporto sotto molteplici aspetti tecnico‐logistici‐amministrativi.
Ad oggi, sull’aviosuperficie “AVRO” si prevede il rischieramento di 8 elicotteri: due dell’A.M. (1 HH‐139 del 15° Stormo, 1 TH‐500 della Squadriglia Collegamenti di Milano Linate), e altri cinque provenienti dalle vicine basi di Esercito Italiano, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Anche un elicottero dell’elisoccorso regionale in convenzione con la Protezione Civile del FVG in servizio HEMS farà parte dell’esercitazione, compatibilmente con contemporanee emergenze reali.
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Infine, parteciperà anche un aereo U‐208 sempre della Squadriglia di Linate, ma non sarà rischierato in loco. Tutto ciò a riprova del grande interesse e della grande partecipazione di assetti interforze, interministeriali o interagenzia.
In situazioni d’emergenza la conoscenza di mezzi e procedure condivise è indispensabile per assicurare rapidità, efficacia e sicurezza, tenendo sempre ben presente il fine ultimo dell’addestramento di equipaggi e soccorritori: essere sempre pronti a salvaguardare la vita umana, ovunque essa sia in pericolo.
Il CNSAS‐FVG – cui verrà riservata la Direzione delle Operazioni a terra ‐ parteciperà con diverse decine di operatori altamente specializzati ad agire in ambiente montano. Essi, unitamente ad altre squadre di ricerca fornite da Esercito Italiano e S.A.G.F. (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza), si addestreranno ad effettuare un’ampia gamma di operazioni tra le quali imbarco e sbarco di personale anche con barelle, discesa e risalita con verricello.
Le attività reali con squadre di ricerca ed elicotteri avranno luogo 9 maggio, a partire dalla tarda mattinata e fin dopo il calar del sole, per permettere l’esecuzione di voli notturni, frazione estremamente qualificante dell’esercitazione. L’area designata sono i rilievi delle Alpi Carniche a nord di Gemona del Friuli e Tolmezzo.
Fonte: comunicato stampa Aeronautica Militare
Foto: archivio AvioHub, non relative all’esercitazione in oggetto